Eseguito a Bergamo il primo trapianto di polmone da vivente in Italia. Protagonista dell’intervento, effettuato ieri 17 gennaio all’ospedale Papa Giovanni XXIII, è un bimbo di 5 anni proveniente da un’altra regione, che ha ricevuto l’organo dal padre. Dopo avere donato al figlio il midollo per curare la talassemia che affligge il piccolo fin dalla nascita, il papà ha scelto di privarsi di una parte di polmone per salvare la vita al bambino. “Si tratta di un caso molto raro, con pochissimi precedenti in Europa”, sottolineano dall’Asst bergamasca.
Il bambino – spiega una nota del ‘Papa Giovanni’ – soffre di talassemia o anemia mediterranea, una malattia del sangue che ha reso appunto necessario un trapianto di midollo, eseguito in un altro ospedale italiano. La donazione del midollo dal padre, con conseguente trasferimento del sistema immunitario del genitore al figlio, ha però prodotto la cosiddetta malattia da trapianto contro l’ospite (Graft versus Host Disease, GvHd), una grave complicanza che si osserva nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico. In sintesi, le cellule del donatore ‘attaccano’ gli organi e i tessuti del ricevente perché il nuovo sistema immunitario non li riconosce come propri. Una forma di rigetto che ha causato al bimbo un danno estremamente grave e irreversibile alla funzionalità polmonare, tanto da richiedere il trapianto di polmone.
Padre e figlio restano ricoverati e la loro prognosi è ancora riservata. I medici si dicono però “fiduciosi sul decorso post operatorio, anche perché in questo caso il rischio di rigetto, particolarmente elevato per il trapianto di polmone da cadavere, è molto basso quando il sistema immunitario riconosce il nuovo organo come proprio”. E’ soprattutto per questo motivo che, quando un ospedale da fuori regione ha chiesto la disponibilità del Papa Giovanni ad accettare il bambino per un trapianto di polmone, i chirurghi di Bergamo hanno proposto alla famiglia la…
Fonte www.adnkronos.com 2023-01-18 14:27:06