I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, diretti dal colonnello Marco Guerrini, alla presenza del prefetto Massimo Mariani, del sindaco di San Giorgio Morgeto – comune della Piana di Gioia Tauro – Salvatore Valerioti, del vescovo della Diocesi Oppido-Palmi, mons. Francesco Milito e del cappellano militare, don Aldo Ripepi, hanno deposto una corona d’alloro ai piedi della lapide che ricorda il sacrificio del militare Pasquale Camarda, caduto in servizio in quel luogo il 3 gennaio del 1960, a soli 33 anni. Il 3 gennaio 1960, infatti, nel corso di un servizio di controllo del territorio, Camarda interveniva unitamente al comandante interinale della locale stazione dell’Arma all’interno di un bar, avendo notato la presenza di tre noti pregiudicati in compagnia di due persone sconosciute. Alla vista dei militari, uno dei due sconosciuti estraeva una pistola, puntando minacciosamente l’arma al fianco del militare ucciso. Nella sparatoria che ne seguì per la reazione del coraggioso carabiniere, anche uno dei malviventi veniva ferito dai colpi esplosi dall’arma d’ordinanza del militare aggredito, mentre il commilitone di Camarda riusciva a schivare i proiettili, riuscendo ad uscire dal locale. Pasquale Camarda, in precedenza, aveva dato prova di coraggio facendo scudo con il proprio corpo ad una bambina di San Giorgio Morgeto casualmente coinvolta in una sparatoria tra carabinieri e malviventi. Al giovane carabiniere, per il valore dimostrato, il Presidente della Repubblica ha conferito la Medaglia d’argento al Valor Militare.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2023-01-09 19:40:22