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Nel mentre il Presidente/Commissario On. Occhiuto ha affrontato il supposto “vulnus” amministrativo regionale sulla costituzione dell’Azienda O.U. “Mater Domini” che dovrebbe incorporare l’Azienda “Pugliese Ciaccio” ai sensi del provvedimento legislativo regionale n. 33/2021, dall’altra parte ha adottato un DCA – e precisamente il 117 del 30.12.2022 (“Protocollo d’Intesa tra la Regione Calabria e l’Università della Calabria per la collaborazione in ambito sanitario) – che, si può affermare senza ombra di dubbio, non presenta un quadro di riferimento normativo comprensibile e coerente con quello statale”. Lo ha affermato, in una nota, il segretario regionale della Cisl Medici Calabria, Nino Accorinti.
“Nel primo caso – secondo il sindacalista – il programma operativo 2022-2025, approvato con DCA n. 162 del 18.11.2022 e redatto dal Commissario ad Acta, stabilisce la necessità di pervenire ad un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’art. 8 del D. L.gs. 517/99 che possa garantire all’Azienda Mater Domini di Catanzaro “la conservazione ex tunc dei valori giuridici conseguiti dall’incorporante a tutt’oggi” dal momento che l’atto presidenziale costitutivo n. 170 del febbraio 1995 si ritiene “nullo”. Il procedimento doveva avere inizio con l’istanza del Commissario ad Acta ad aprile 2022, costituendo il secondo step del POR, e concludersi a settembre 2022 ma sembra che, a tutt’oggi, non vi sia ancora una formale richiesta al Ministero competente e quindi non siano state rispettate le scadenze convenute ed accettate dai Tavoli Ministeriali (“Adduce”) con colpevole ritardo delle istituzioni regionali. A fronte di tale presunta mancanza, considerando che l’Azienda è stata costituita, pare con una procedura inappropriata e incostituzionale, prima delle disposizioni attuative della Legge 419/1998, occorreva porvi subito rimedio, anche a tutela dell’immagine aziendale e dei…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-01-02 11:14:17