“Ho raccolto un sistema sanitario in macerie, sono commissario da un anno e lo sono perché prima di me per 12 anni la sanità della Calabria è stata guidata dal governo nazionale. Per intenderci, non c’è stato un assessore calabrese che si occupasse di governare la sanità, piuttosto ci hanno mandato generali dei carabinieri o della Guardia di Finanza, spesso senza nessuna competenza in materia di organizzazione sanitaria. Questi commissari dovevano realizzare due cose: migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e accertare il debito della sanità. Non hanno fatto niente”.
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Omnibus”, su La7.
“Io, invece, in un anno sono riuscito a dimostrare che la sanità calabrese non è in deficit, ho addirittura un avanzo di amministrazione quest’anno, e accerteremo entro fine anno, grazie anche alla collaborazione della Guardia di Finanza, il debito.
C’è dunque una grande responsabilità del governo nazionale verso la Calabria, anche se il commissariamento è avvenuto perché la politica calabrese negli anni precedenti aveva fatto disastri.
Ma sulla sanità vorrei che il governo si occupasse davvero delle riforme che servono a tutto il Paese, e ancor di più alla Calabria. Ad esempio, c’è un problema gigantesco che riguarda il reclutamento dei medici che è stato trascurato, anche perché per anni gli Ordini dei medici si sono opposti al numero aperto nelle Università, e non si è investito sulle specializzazioni che sarebbero servite nelle corsie degli ospedali.
Oggi abbiamo difficoltà a reperire medici e a tenere aperti i pronto soccorso, soprattutto in quegli ospedali come Polistena, Locri o Gioia Tauro, nei quali i medici non vogliono andare. Ma sta accadendo anche che molti medici italiani si dimettono dal sistema sanitario pubblico per andare a lavorare a gettone nelle cooperative, dove guadagnano anche dieci volte di più, facendo spendere al…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-12-16 10:00:59