“La retinopatia diabetica è una delle complicanze del diabete, forse la più temibile perché colpisce la vista, ed è sempre più frequente, considerando che la patologia diabetica sta diventando una pandemia. La terapia di elezione è farmacologica, con iniezioni intravitreali mensili di anti-Vegf o con gli steroidi a lento rilascio”, efficaci “per diversi mesi. Ma la terapia principale per tutte le complicanze del diabete è il controllo della glicemia” perchè “gli sbalzi non permettono di controllare la retinopatia, qualunque terapia utilizziamo”. Così Stanislao Rizzo, direttore di Oculistica all’università Cattolica e Policlinico Gemelli Irccs, intervenendo a margine del Roma FLORetina Icoor 2022, uno dei congressi internazionali di riferimento per i trattamenti delle patologie della retina, che si è appena concluso. (VIDEO)
La complicanza si manifesta “con l’evoluzione del diabete”, spiega Rizzo, organizzatore del congresso realizzato con il patrocinio di Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Ircss che ha raccolto oltre 2.500 specialisti del settore. “Il diabetico – continua l’esperto – ha una frequenza maggiore di retinopatia se ha un diabete da più anni”. Il disturbo “si manifesta, di solito, con un calo della vista che, molte volte, è anche il primo segno della malattia. Per questo, medici e diabetologi chiedono l’esame del fondo oculare: sulla retina infatti ci sono le prime avvisaglie della malattia”.
La prevenzione della retinopatia diabetica si basa “sul controllo della glicemia – continua Rizzo -. La diagnosi precoce si fa con una semplice visita oculistica, con l’esame del fondo oculare, nelle tempistiche stabilite dal diabetologo. Per i pazienti senza alcun segno di malattia consigliamo un controllo ogni anno. Se ci sono già segni di diabete o la retinopatia è in corso, il controllo è oculistico è semestrale. Lo screening oculistico – ricorda lo specialista…
Fonte www.adnkronos.com 2022-12-13 14:45:00