«L’uscita dal Gruppo regionale “De Magistris Presidente”, che mi onoro di presiedere, del collega Antonio Lo Schiavo è da imputare ad una sua personale analisi con cambio di prospettiva politica che personalmente non condivido. Non certo a incomprensioni individuali», così esordisce il consigliere Ferdinando Laghi.
«Personalmente ho aderito al progetto di polo civico, messo in campo da Luigi de Magistris, che ha portato alla mia elezione. Un progetto chiaro e definito – rimarca Laghi – che aveva come obiettivo quello di dar voce a quanti non si riconoscessero nei partiti e negli schieramenti esistenti ed in una politica – tutta – inadeguata, che ha la responsabilità di aver portato la nostra regione alle attuali deplorevoli condizioni, con una ricaduta negativa per tutti ma soprattutto per le fasce deboli della popolazione e per le speranze ed il futuro delle giovani generazioni. È stata una campagna elettorale interminabile e dura ma estremamente coinvolgente e sovente entusiasmante, fatta in assoluta ristrettezza di risorse ma tra la gente e sui territori, vicino ai problemi collettivi, di tutti, con un approccio assai diverso dalle consuete modalità di raccolta del consenso elettorale. Abbiamo ottenuto la fiducia di 130mila persone, oltre il 16% del totale, che hanno dato voto e delega ad una prospettiva di cambiamento e rinnovamento della politica calabrese, non più ancorata ad uno schematismo totalizzante centro-destra/centro-sinistra ma focalizzata sui bisogni reali della gente, in particolare degli ultimi, sulla tutela ambientale, sulla solidarietà e l’accoglienza, sui diritti del lavoro e sociali, in primo luogo quello assolutamente negletto alla salute».
«In quest’area e in questo contesto sono stato eletto, in quest’area e in questo contesto ho intenzione di rimanere – continua ancora il capogruppo Laghi -. Senza pregiudizi ma anche senza cedimenti verso “semplificazioni” politiche che mettano l’appartenenza a…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-12-13 14:01:30