Continua ad alimentare una forte dialettica il concorso della Regione Calabria per l’assunzione di 113 funzionari. Un dibattito acceso tra l’assessore regionale Pietropaolo ed i sindacati FP Cgil, Cisl FP ed Uil FPL. A ribattere all’esponente dell’esecutivo regionale sono, rispettivamente, Alessandra Baldari, Luciana Giordano, Antonio Bartoletti.
“Preliminarmente è necessario contraddire le affermazioni che attribuiscono alle OO.SS. del comparto pubblico, l’intenzione di assumere posizioni e avanzare richieste che comprometterebbero il ricambio generazionale della Pubblica Amministrazione in Calabria, nel sostenere che il bando prodotto dalla Regione per l’assunzione di 113 funzionari avrebbe dovuto essere strutturato diversamente e, per questa via, secondo l’assessore, avrebbe escluso l’opportunità di partecipazione ai giovani. Allo stesso modo, contestiamo l’attribuzione di richieste o pretese volte a produrre violazioni o subdole operazioni per aggirare la legge in materia di reclutamento. Invero, le scriventi, hanno sempre contrastato le operazioni della politica, variamente intesa, che per anni ha creato e alimentato bacini di precariato che sono stati fatti convergere regolarmente negli enti territoriali e regionali pubblici, senza mai riflettere che, proprio la pubblica amministrazione, sarebbe dovuta essere motore di sviluppo e innovazione, facendo spazio e reclutando con procedure trasparenti, non solo i giovani, ma proprio le professionalità adeguate a qualificare e rendere efficienti gli organici, per lo più carenti di figure specifiche, nonché migliorare tutti i servizi.
Non intendiamo ripercorrere la storia di quanto si è consumato fin qui, ma abbiamo la consapevolezza che i bacini di precariato nella Pubblica Amministrazione e la loro decennale permanenza e staticità sono spesso stati utili ad alimentare e sostenere il consenso dei rappresentanti politici del momento dai quali dipendeva l’ennesima proroga contrattuale,…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-12-07 08:42:11