Costretto a percorrere a piedi oltre otto chilometri per andare e tornare da scuola perché da due settimane manca il pullmino per il trasporto scolastico. È la storia del dodicenne A. sottoposto a pesanti disagi e costretto, in sostanza, a cavarsela da solo: «Il mezzo è in officina per l’adattamento al trasporto dei bambini con disabilità – ci spiega il ragazzino, che frequenta la seconda media – gli altri miei compagni si fanno accompagnare a scuola in macchina, ma mia madre non ha l’auto e la mattina alle 7 esce per andare a lavorare. Io, quando non riesco a trovare un passaggio, anche con la pioggia, devo andare e tornare a piedi».
«Non posso aiutarlo, non ho un’auto e devo lavorare», conferma la madre, giunta da un paese dell’Est europeo assieme alla figlia ora quattordicenne. Una famiglia, praticamente “adottata” dalla generosità di alcune famiglie del borgo che stanno contribuendo in mille modi per aiutare questo piccolo nucleo che vive in precarietà. Grazie all’aiuto di alcuni volontari, infatti, si è trovata inoltre una sistemazione di fortuna per permettere al ragazzino e alla sorella, che frequenta l’Alberghiero di Soverato, di vivere dignitosamente insieme alla madre. Una situazione di evidente disagio, considerato che non sempre si ferma qualcuno a dare un passaggio al ragazzino in una strada trafficata, anche se siamo alle soglie dell’inverno. Pure ieri, mentre si inaugurava un nuovo plesso scolastico, A. è andato a scuola a piedi.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-12-06 02:32:04