Comunicare è vivere. È questo il messaggio forte con cui Aisla, insieme a NemoLab e ai Centri Clinici Nemo, ha dato il via ieri alla campagna My Voice, nella storica cornice del Teatro Tirso de Molina di Roma, per raccontare l’importanza di continuare a dare la voce alle persone con Sla, che viene a mancare a causa della malattia. Una serata all’insegna delle emozioni guidata da Pino Insegno e Ron, testimonial dell’iniziativa, le cui voci hanno saputo raccontare la magia di un progetto capace di fondere scienza e solidarietà. Comunità dei pazienti, ricercatori, istituzioni, esperti di tecnologia e partner sostenitori, insieme alla vigilia della Giornata internazionale della disabilità, che si celebra oggi in tutto il mondo, per ricordare cosa significa porre al centro i diritti fondamentali delle persone considerate più fragili e invitare tutti ad essere parte di una nuova visione di società nella quale la reciprocità del dono diventa un valore fondante e risorsa per tutti.
“Donare la voce non è solo un gesto solidale ma anche un atto di fede. È credere nella possibilità che la ricerca e la scienza possano contribuire a migliorare oggi la qualità della vita della comunità di persone con Sla e pensare domani ad una risposta di cura per questa malattia – dichiarano la Presidente Aisla, Fulvia Massimelli e il presidente dei Centri clinici Nemo, Alberto Fontana – E’ solo quando si fondono le competenze scientifiche alle necessità e aspettative dei pazienti che si possono raggiungere grandi risultati. Ecco perché la tecnologia deve essere capace di porsi al servizio del bene comune, partendo dall’ascolto del bisogno e condividendo il desiderio di vita di ciascuno, andando oltre il limite della malattia. Qui è racchiuso tutto il senso delle celebrazioni della giornata di oggi, nella quale noi vogliamo raccontare che è fondamentale garantire il diritto di tutti a far sentire la propria voce”.
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Fonte www.adnkronos.com 2022-12-03 12:58:17