La Conferenza dei presidenti delle Regioni si è chiusa ancora una volta con il mancato accordo sui criteri di ripartizione del Fondo sanitario nazionale (vale oltre 117 miliardi). Sarà necessaria una nuova riunione, in programma venerdì prossimo, per provare a trovare un accordo che possa soddisfare le richieste dei diversi governatori.
Sul piede di guerra ci sono soprattutto i presidenti delle Regioni del Sud, con in testa Campania, Calabria e Puglia, convinti che le attuali regole penalizzino oltremodo territori già storicamente indietro sul fronte delle risorse a disposizione. La legge stabilisce infatti che le risorse debbano essere assegnate per ogni territorio in base a tre parametri: la popolazione residente, l’aspettativa di vita e l’indice di deprivazione sociale. Ma di fatto si tiene conto solo del primo criterio.
Tuttavia qualche passo in avanti pare sia stato compiuto. Soprattutto in riferimento alle somme relative al 2022. Alla Calabria, inizialmente esclusa dalla quota premiale, toccherebbero adesso 26 milioni. Una somma importante, da utilizzare per implementare la qualità dei servizi e consentire nuove assunzioni in un settore da sempre a corto di personale.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-11-30 02:30:46