“Con un colpo di mano la maggioranza ha approvato la legge in prima Commissione. Perché tanta fretta? Si vogliono favorire altri interessi? I cittadini vogliono chiarezza”. Ad affermarlo è la consigliere regionale di minoranza, Amalia Bruni. “Sorprende ma non più di tanto visto la scarsa sensibilità mostrata dal Centrodestra in questa Regione sul gravissimo problema della ludopatia. La proposta di modifica dell’art 16 della legge 9_2018 ‘Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza’ aveva fatto in precedenza i passaggi solo in alcune Commissioni consiliari (ma non in quella del Bilancio e neppure in quella della Sanità), dove sono stati auditi, tra gli altri, anche le associazioni “Mettiamoci in gioco” ed “Avviso Pubblico”. Il problema che abbiamo posto fin dall’inizio della discussione è serio e i dati su questo fenomeno sono apparsi a tutti gravi e allarmanti. Durante le audizioni sono state sottolineate con puntualità le criticità e le conseguenze negative che scaturirebbero dalle modifiche che sono state proposte e poi approvate. In sostanza vengono meno quei vincoli previsti dalla legge per contrastare il Gioco d’azzardo patologico. Nei giorni scorsi, tra l’altro, è stata inviata, alle Commissioni regionali competenti, la documentazione del Piano regionale sul Gioco d’azzardo patologico approvato dalla Regione Calabria e dove si evince chiaramente che sono previsti i finanziamenti che spettano alle 5 ASP calabresi (circa 1,5 mln di euro l’anno) da utilizzare per il contrasto delle Dipendenze patologiche. Modificando l’articolo di legge, che è il senso della proposta presentata dalla maggioranza, si viene meno all’accordo preso in Conferenza Stato Regioni e si rischierebbe di poter perdere gli strumenti previsti per i Servizi per le Dipendenze delle ASP e questo sarebbe davvero…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-11-24 16:54:17