“Siamo partiti subito con la chirurgia della cataratta che ha triplicato i vantaggi per i pazienti. Dobbiamo diffondere queste tecnologie in ogni ospedale italiano. E’ inutile avere delle eccellenze se poi vengono usufruite e messe a disposizione di un numero quasi ridicolo di persone. Dobbiamo lavorare perché l’eccellenza, la qualità e la possibilità di salvare la vista sia a disposizione di tutti, indistintamente”. Così Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana, al 101esimo Congresso Soi in corso a Roma fino al 19 novembre.
“Senza creare rivoluzioni – spiega il presidente Soi – la chirurgia della cataratta è in grado di risolvere tutti i problemi di vista, anche la presbiopia, il problema di mettere a fuoco da vicino. Il 92% delle persone informate che si sottopongono all’intervento di cataratta ritengono, senza dubbi, che la scelta oggi disponibile sia la migliore a cui sottoporsi”. La chirurgia della cataratta “è l’84% del lavoro chirurgico in oculistica – ricorda Piovella – Ogni anno si eseguono in Italia 650mila interventi di cataratta: è evidente l’importanza, soprattutto in un momento di criticità quando ci mancano risorse. Servono 600 milioni perché le tecnologie arrivino in tutti gli ospedali. Oggi siamo solo all’1-2% e dobbiamo dare avvio a un nuovo modello organizzativo a servizio dei pazienti perché questi risultati straordinariamente positivi si possano applicare a tutte le persone, senza distinzioni”.
La seconda giornata del congresso si focalizza sulle responsabilità operative dei medici e degli amministratori. “Sembra un tema noioso, ma la responsabilità professionale è in grado di paralizzare ogni attività – precisa il presidente Soi – Se tutto è ben organizzato con le giuste tecnologie e sostegno, pur essendo un’attività complessa e faticosa, l’attività si svolge sapendo che tutti lavorano nelle migliori condizioni possibili”. Burocrazia e incomprensioni possono…
Fonte www.adnkronos.com 2022-11-17 10:54:55