“Spazio e subacquea sono strettamente legati perché in entrambi gli ambiti si simula la condizione di microgravità. Grazie a questi studi, abbiamo visto, negli anni, persone con problemi cardiaci poter riprendere ad immergersi, grazie alla somministrazione di piccole quantità di ossigeno e limitando la profondità e gli sforzi”. Così Gerardo Bosco, presidente della Società italiana di medicina subacquea ed iperbarica (Simsi) nel presentare la 25.ma edizione del Congresso nazionale della Società e il Simposio internazionale di fisiologia e medicina ambientale che riuniranno a Padova dal 2 al 4 dicembre i più grandi nomi del mondo accademico, militare e sportivo degli ambienti estremi, iperbarici o ipobarici.
La città euganea – spiega in una nota Simsi – è la Capitale mondiale della medicina subacquea ed iperbarica, grazie alle sue componenti didattiche di eccellenza, nella ricerca scientifica come nella formazione. L’Università, che festeggia 800 anni dalla fondazione, ospita il Master di Medicina subacquea ed iperbarica, nonché la Scuola di specializzazione di Anestesia, rianimazione, terapia Intensiva e del dolore e ‘Y-40* The Deep Joy’, la piscina con acqua termale che raggiunge i – 42 metri, il più grande laboratorio subacqueo al mondo a profondità reale. Negli ultimi dieci anni grazie alla camera iperbarica Atip, i laboratori dell’Università di Padova, del Dan Europe e del Cnr Milano e alla collaborazione con il laboratorio di ricerca in Y-40 è stato possibile quasi decuplicare il numero di ricerche sulla medicina subacquea e l’iperbarismo.
“In piscina – continua Bosco, che è anche direttore del Master in Medicina subacquea ed iperbarica di Padova – i futuri astronauti testano le attività di manutenzione che effettueranno nello spazio. Le tute spaziali sono sostanzialmente scafandri subacquei più evoluti. L’astronauta, prima della passeggiata spaziale, effettua 4/6 ore di…
Fonte www.adnkronos.com 2022-11-17 07:38:00