Su circa 140 docenti e ricercatori attivi presso la l’Università Mediterranea di Reggio Calabria nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) ed Economiche, in cui è abituale la valutazione bibliometrica, ben 27 sono presenti nel ranking 2021 della classifica degli scienziati più influenti al mondo elaborata da un team di analisti della Stanford University (coordinati dal professor John Ioannidis). La lista è messa a punto utilizzando i dati bibliometrici estratti dal database ElsevierScopus su 22 settori scientifici e i relativi 176 sotto-settori. I dati consolidano un significativo trend in crescita di tale presenza. Nella top list sono presenti sia i 190.000 ricercatori più citati in tutti i settori della ricerca mondiale, sia il percentile del 2% dei ricercatori più citati nei loro rispettivi settori di ricerca.
«Dopo l’ottima performance della Mediterranea in sede di VQR 2015/2019 – ha detto il Rettore dell’Università, Giuseppe Zimbalatti – anche questo risultato conferma la bontà del nostro sistema universitario con riferimento alla mission Ricerca. Ne rafforza l’autorevolezza internazionale, ne certifica la legittimità degli obiettivi di crescita».
I docenti citati sono: Andrea Caridi, Angelo Maria Giuffrè, Adele Muscolo, Giuseppe Modica, Leonardo Schena, Demetrio Zema (Agraria), Lucia Della Spina, (Architettura), Marica Amadeo, Giuseppe Araniti, Felice Arena, Paolo Boccotti, Paolo Calabrò, Claudia Campolo, Claudio De Capua, Giuseppe Failla, Tommaso Isernia, Antonella Molinaro, Andrea Morabito, Carlo Morabito, Nadia Mammone, Rosario Morello, Filippo Praticò, Francesco Russo, Domenico Rosaci, Saveria Santangelo, Mario Versaci, (Ingegneria) Massimiliano Ferrara (Economia).
«Il risultato – ha spiegato Massimo Lauria, prorettore alla Ricerca – rappresenta una importante attestazione del qualificato impegno dei docenti della Mediterranea capaci, con crescente ritorno di visibilità, di valorizzare e disseminare i propri prodotti della ricerca nell’ambito della comunità scientifica nazionale e internazionale».
«Il ranking dunque – prosegue il prorettore – basato su dati oggettivi e di respiro internazionale, nel rendere merito, in modo oggettivo ed inconfutabile, agli sforzi compiuti negli anni ci sprona a dare seguito e rafforzare l’impegno dell’Ateneo nell’intraprendere ogni azione che possa contribuire a sostenere questo trend».
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-11-16 16:37:00