Nella giornata di ieri, durante una perquisizione ordinaria eseguita dalla polizia penitenziaria all’interno dei reparti detentivi della casa circondariale San Pietro, è stato rinvenuto un telefono cellulare di piccolissime dimensioni.
“Il cellulare era ben occultato all’interno di una camera detentiva e solo grazie alla professionalità e all’intuizione degli agenti di polizia penitenziaria, diretti dall’ispettore superiore Daniela Iiriti, si è riusciti a ritrovare il telefono e sottoporlo a sequestro, denunciando gli autori del reato all’autorità giudiziaria”, rende noto il coordinatore regionale del Sinappe, Fabio Viglianti. Proprio il sindacato, nell’esprimere “apprezzamento al personale di polizia penitenziaria intervenuto nell’operazione”, rimarca che “nonostante la previsione di reato prevista dall’articolo 391 ter del Codice penale di recente emanazione per l’ingresso e detenzione illecita di telefonini all’interno degli istituti penitenziari, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi”.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-11-16 09:35:45