Annualmente tornano a far parlare di loro, non per l’inconfondibile gusto agrodolce, la cremosità, i colori, le tante proprietà benefiche. Di questi tempi, ogni anno, le zucche tornano alla ribalta, ma… desolatamente vuote! E poi, magari, anche intagliate, decorate e illuminate dall’interno per far sì che la loro grossa calotta assuma, suo malgrado, un aspetto spettrale e spaventevole in ossequio a culti e tradizioni tanto esterofile quanto contagiose.
Di questo ortaggio policromatico, dalle dimensioni imponenti, dalle forme molteplici e strane, si occuperà il prossimo numero de “Il Gusto della Salute”, il format settimanale di approfondimento scientifico sulle buone prassi alimentari, curato dall’immunologo Mauro Minelli, referente per il Mezzogiorno della Fondazione per la Medicina Personalizzata.
Importata dal nuovo mondo, insieme a pomodori, patate, angurie ed altri vegetali, la zucca ha una resa produttiva davvero notevole visto che, alla raccolta, se ne possono ricavare fino a 6 kg da ogni metro quadro di terreno coltivato. La sua buccia, dura, compatta e dai colori caldi ed intensi che richiamano le sfumature cromatiche dell’autunno, protegge una polpa dolce ed invitante, che resiste per lungo tempo in ambienti asciutti, ricca di semi ai quali, oltre ad una leggendaria funzione propiziatoria per denaro e fortune, sono state sempre riconosciute capacità terapeutiche, ma anche peculiari significati simbolici.
E, d’altro canto, chi non ricorda la celebre zucca della Cenerentola di Charles Perrault che, grazie al tocco della fata, si trasforma catarticamente in una splendida carrozza?
Durante il capodanno celtico, che cade tra l’ultimo giorno di ottobre e il primo di novembre, coincidente con la oramai famosa festa di Halloween, è consuetudine svuotare le zucche, collocarvi all’interno un lumino e, così, trasformarle in lanterne evocanti il ritorno dei morti sulla terra nella notte in cui il mondo…
Fonte www.adnkronos.com 2022-10-26 10:59:01