“I risultati dello studio sono molto confortanti nella prospettiva di una longevità accompagnata da una buona qualità della vita. Essere protetti dallo Zoster e dalle sue complicanze dolorose e invalidanti è oggi definitivamente possibile, possiamo solo sollecitare i nostri anziani a non farsi sfuggire questa importante opportunità di prevenzione”. Così Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva, l’Associazione nazionale per l’invecchiamento e la longevità attiva, commentando i dati intermedi dello studio di estensione Zoster-049 anticipati oggi da Gsk, nel corso di un incontro con la stampa internazionale.
Lo studio, dal 23 ottobre nell’Open Forum Infectious Diseases (Ofid), rivista dell’Associazione americana delle malattie infettive (Idsa), mostra che il vaccino ricombinante contro l’Herpes Zoster può fornire almeno 10 anni di protezione contro la malattia (nota come Fuoco di Sant’Antonio) negli over 50, dopo la vaccinazione iniziale. Nel periodo intermedio di 6-10 anni dalla vaccinazione iniziale, l’efficacia complessiva è risultata superiore all’80%.
L’Herpes Zoster è causato dalla riattivazione del virus varicella zoster che resta silente per anni lungo le terminazioni nervose, dopo aver causato la varicella. Con l’età, il sistema immunitario perde la capacità di attivare una risposta immunitaria forte ed efficace, aumentando il rischio di sviluppo del Fuoco di Sant’Antonio. La malattia può causare un dolore molto intenso e, in alcuni casi, lo stesso perdura dopo che l’eruzione è svanita e può durare mesi o addirittura anni (nevralgia post-erpetica). Oltre ad essere consigliata agli over-65 la vaccinazione è raccomandata, e offerta in maniera gratuita, anche ai soggetti con patologie croniche, tra cui il diabete mellito.
Come segnala la Società italiana geriatria e gerontologia (Sigg), anche se 1 persona su 3 svilupperà l’infezione nel corso della vita, incidenza e gravità aumentano dopo i…
Fonte www.adnkronos.com 2022-10-21 14:22:52