“Considerando l’invecchiamento della popolazione”, il vaccino ricombinante contro l’Herpes Zoster “è un modello di applicazione della ricerca scientifica non solo per questa malattia, ma anche per altri vaccini, perché funziona riattivando l’immunità, che declina con gli anni” o a causa di patologie o trattamenti. “A differenza di altri che facilitano l’ingresso dell’antigene nelle cellule, questo vaccino funziona con un meccanismo diverso perché l’adiuvante favorisce la risposta immunitaria”. Così Phil Dormitzer, medical doctor, Phd, Global Head of Vaccines R&D, Gsk, incontrando oggi la stampa internazionale per la presentazione dei dati intermedi dello studio Zoster-049 che mostrano un’efficacia superiore all’80% nel proteggere gli over 50, almeno per 10 anni, contro la malattia nota come Fuoco di Sant’Antonio, dopo la vaccinazione iniziale.
Lo studio, che ha coinvolto quasi 7.500 persone di 18 Paesi, tra cui l’Italia, è stato presentato in America, nel corso della settimana delle malattie infettive (IDWeek-Infectious diseases Week) e sarà pubblicato il 23 ottobre nell’Open Forum Infectious Diseases (Ofid), rivista dell’Associazione americana delle malattie infettive (Idsa).
L’Herpes Zoster è causato dalla riattivazione del virus che causa la varicella (Varicella Zoster) e che, dopo il rush cutaneo, resta silente nelle terminazioni nervose. Con l’età, dopo i 50 anni, il sistema immunitario diventa meno efficace e aumenta quindi il rischio che il virus si riattivi e sviluppi il Fuoco di Sant’Antonio. La malattia causare un dolore molto intenso, urticante che, nel 30% dei casi, dopo che l’eruzione cutanea, con cui si manifesta, è svanita, può durare mesi o addirittura anni (nevralgia post-erpetica) con impatti pesanti sulla qualità della vita.
“Il 90% delle persone anziane ha avuto l’infezione da varicella – precisa Leonard Friedland, Vice President, Director Scientific Affairs…
Fonte www.adnkronos.com 2022-10-22 05:01:00