«Il 15 ottobre io, mia moglie e i miei figli, abbiamo ricevuto la notifica dell’avvio del procedimento amministrativo finalizzato a sospendere le misure tutorie nei nostri confronti. Le modalità comunicative e il contenuto della missiva hanno rivelato una lampante non curanza di ciò che abbiamo vissuto e continuiamo a vivere in seguito alle mie denunce. Non conosciamo le motivazioni di tale decisione, al contrario ci è stato chiesto di fornire eventuali documenti o notizie in nostro possesso che possano permettere una rivalutazione del provvedimento». A renderlo noto è Pino Masciari uno dei primi testimoni di giustizia, ex imprenditore calabrese che da tempo vive sotto protezione in Piemonte.
“Ho denunciato intaccando il sistema ‘ndranghetistico, colpendo le famiglie considerate tra le più potenti delle province calabresi (Arena di Isola Capo-Rizzuto (KR), Trapasso – Scerbo di San Leonardo di Cutro e Cutro (KR), i Cossari di Borgia (CZ), i Sia di Soverato (CZ), i Procopio di Davoli (CZ), i Lentini di San Sostene (CZ), i Mazzaferro di Gioiosa Ionica (RC), i Codispoti di S. Andrea Apostolo dello Ionio (CZ), i Procopio di Satriano (CZ), i Vallelonga – Franzè di Caulonia-Mammola (RC), i Pisano di Mongiana (VV), i Vallelunga detti «Viperari» di Contrada Ninfo-Serra San Bruno (VV), ecc.) ed ho portato alla luce numerosi esempi di collusione con la pubblica amministrazione, permettendo anche la condanna per concussione di un alto magistrato, consigliere di Stato»,…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-10-20 11:12:13