Svolgono un’importante opera di educazione sanitaria e promozione dei comportamenti favorevoli alla salute. Sostengono le famiglie dei malati e difendono i loro diritti. Eppure, le associazioni dei pazienti sono escluse dai tavoli decisionali, a differenza di quanto sta avvenendo in altri Paesi europei. Per questo chiedono di svolgere un ruolo attivo nei processi decisionali che possono portare a risultati significativi nell’assistenza e nella cura. Ed è proprio nella direzione di creare una sanità partecipata che oggi e domani, a Roma, si svolge la VII edizione del ‘Patient advocacy network‘, un’iniziativa formativa rivolta alle associazioni di pazienti e organizzata dall’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) – Facoltà di Economia dell’Università Cattolica nel campus di Roma, con il supporto incondizionato di AstraZeneca.
A dimostrazione della rilevanza del ruolo dell’advocacy, partecipano all’evento circa 25 associazioni che rappresentano pazienti con patologie croniche, oncologiche ed ematologiche, tra cui Anmar (Associazione nazionale malati reumatici), Associazione italiana pazienti Bpco, Europa Donna, Fand (Associazione italiana diabetici), Favo (Federazione italiana delle associazioni in oncologia), Fondazione italiana del rene, Fondazione Italiana per il Cuore, Respiriamo Insieme e Walce Onlus. L’iniziativa – si legge in una nota – nasce con l’obiettivo di coinvolgere le associazioni di pazienti, attive in diverse aree, per promuovere la formazione e il confronto su temi strategici nell’agenda sanitaria del nostro Paese, contribuendo a rafforzare il loro ruolo di advocacy nei confronti di Istituzioni e decisori. Tema centrale dell’edizione di quest’anno del ‘Patient advocacy network’ gli “Gli scenari della partecipazione in sanità alla luce del Next generation Eu: le priorità comuni delle associazioni per il futuro del Ssn”.
In Europa si stanno…
Fonte www.adnkronos.com 2022-10-18 13:17:26