Con l’arrivo del freddo, attenzione ai risparmi per riscaldare casa. A rimetterci può essere la salute. Stufe a pellet datate e mal utilizzate con prodotti non certificati, ottenuti con troppa segatura e sostanze chimiche, possono sprigionare emissioni che irritano le mucose e danneggiano le vie respiratorie, specie nelle persone più vulnerabili come anziani, bambini e soggetti allergici. A mettere in guardia sono gli esperti della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic), durante il congresso nazionale che si chiude oggi a Verona. Illustrando i danni che l’inquinamento indoor può provocare alle nostre vie respiratorie, gli allergologi esaminano i possibili effetti di fonti di calore alternative in tempi di crisi energetica, che ha reso necessario un giro di vite sui riscaldamenti domestici.
Gli esperti invitano a fare attenzione. Oltre alle stufe a pellet vecchie e mal utilizzate con prodotti non certificati, spesso acquistati a basso prezzo su Internet, i rischi per la salute respiratoria arrivano anche dalle misure restrittive dei consumi di gas: la riduzione della temperatura massima e della durata del riscaldamento in casa e nei luoghi pubblici può indurre a tenere le finestre chiuse, favorendo la concentrazioni di acari e altri allergeni che possono danneggiare l’epitelio delle prime vie respiratorie, rendendole più aggredibili da virus e batteri. Da non sottovalutare – avvertono – anche il ricorso frequente e massiccio alle candele contro possibili blackout: possono rilasciare nell’aria di casa fumi irritanti, particolarmente dannosi per i bambini e per chi soffre di asma e allergia.
Le stufe a pellet, prodotti di scarto della lavorazione del legno, sono tra i metodi più gettonati per scaldare le case in alternativa al gas. L’esplosione dei costi di vendita delle stufe, +28% rispetto al 2021, e del prezzo del pellet, passato dai 3,50 euro di gennaio agli attuali 13,50, potrebbe però…
Fonte www.adnkronos.com 2022-10-18 14:11:25