Aiutare i pazienti con malattie respiratorie croniche come se fossero degli aerei seguiti dalla torre di controllo. E’ l’obiettivo del Cemar, Centro malattie apparato respiratorio, la nuova struttura di cui da oggi dispone la Fondazione Policlinico universitario Gemelli Irccs di Roma. Il nuovo centro è stato inaugurato e nasce grazie al contributo di Acea insieme ad altri donatori per l’acquisto delle innovative tecnologie per la teleassistenza di cui è dotato. “L’esperienza del Covid – spiega Luca Richeldi, direttore della Uoc di Pneumologia del Gemelli e ordinario di malattie dell’apparato respiratorio all’Università Cattolica, campus di Roma – ci ha indicato come le cure domiciliari e territoriali rappresentino un elemento cruciale, ma ancora troppo debole del nostro Servizio sanitario nazionale e come le nuove tecnologie possano consentire una presa in carico sicura ed efficace”.
Il ‘cuore’ del Cemar è infatti dedicato allo Star (Servizio di Teleassistenza respiratoria). “Un ulteriore supporto per i nostri pazienti – commenta Richeldi – che spesso risiedono fuori Regione. Con la teleassistenza possiamo spesso evitare lo stress e le spese che caratterizzano il pendolarismo sanitario, continuando allo stesso tempo a seguirli in maniera sicura, forti anche dell’esperienza maturata con il Covid”.
“Il nostro concetto di teleassistenza – prosegue Richeldi – può essere descritto utilizzando la metafora della torre di controllo di un aeroporto. Molti aerei seguono una rotta predefinita e necessitano solo di essere monitorati; altri invece, magari incontrando una turbolenza, necessitano di un cambio di rotta (cioè ad esempio di terapia); altri ancora possono necessitare di un atterraggio di emergenza (ovvero un tempestivo ricovero). Il nostro sistema prevede allarmi, soprattutto relativi ai livelli di saturazione dell’ossigeno, che indicano in tempo reale la necessità di un intervento medico. Già…
Fonte www.adnkronos.com 2022-10-18 17:04:32