La Reggina è al lavoro per individuare un partner europeo ai fini di un progetto sostenibile per ottenere la concessione pluriennale del “Granillo”. Progetto da proporre subito dopo al Comune, proprietario dello stadio. Ci spiega, in merito, il presidente amaranto Marcello Cardona: «In questa fase delicata, con Felice Saladini e il suo staff imprenditoriale al vertice del club, stiamo operando in questa direzione. L’impianto calcistico è molto importante in prospettiva futura, da vivere tutti i giorni come punto di riferimento per gli utenti. Non è concepibile che in mezzo alla città sorga una struttura che si apre per poche ore ogni quindici giorni. Dev’essere un fulcro sociale, economico, commerciale che possa operare specialmente all’insegna di una sempre più marcata regginità. Sport e sinergie, dunque, per migliorare anche i rapporti del cuore attraverso il denominatore del gioco del pallone. Da quel che abbiamo letto e da qualche dichiarazione un po’ volante resa, sappiamo – continua – che il Comune è disponibile a discuterne. Si tratta di un bene pubblico e noi intendiamo produrre un progetto ben strutturato dopo aver agito con i piedi per terra e in una visione europea».
Cardona, 66 anni, è nato e cresciuto a Reggio, area Villa Genoese Zerbi e poi zona sud del Corso (Galleria Zaffino). Nel suo albero genealogico radici spagnole come dimostrano tre nomi propri. All’anagrafe è Marcello Maria Orione. Dopo una vita adolescenziale da scout al Duomo, gli studi e la laurea in Giurisprudenza, lunga la trafila degli impegni professionali non solo in ambito sportivo. Fra l’altro è stato questore in varie città, prefetto, arbitro di calcio sui campi di mezza Italia, tanto in A che in Serie B.
Si aspettava una Reggina così lanciata, imbattuta in campionato e prima in classifica, assieme al Brescia, dopo sei giornate iniziali del torneo cadetto?
«La società in realtà confidava…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-09-29 01:32:58