«La Rete nazionale dei Registri Tumori, a cui ciascuna Regione è tenuta a collaborare fattivamente, attraverso l’invio tempestivo e sistematico di dati, rappresenta uno strumento fondamentale nella lotta contro il cancro, in particolare in termini di prevenzione e diagnosi precoce della malattia. Tuttavia, nell’esaminare il sistema di gestione del Registro della Regione Calabria, emergono rilevanti anomalie che ne mettono in discussione l’efficacia e, dunque, le finalità stesse. Pertanto, questa mattina ho presentato un’interrogazione sul punto, indirizzata al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, al fine di ricevere alcune importanti delucidazioni». Lo annuncia il capogruppo di “De Magistris Presidente”, Ferdinando Laghi.
«La nostra Regione ha istituito il proprio Registro Tumori attraverso la legge regionale n. 2 del 12 febbraio 2016, la quale prevede, tra le altre cose, la creazione di un Centro di Coordinamento della Rete dei Registri e l’adozione di un Regolamento regionale. Tuttavia – spiega Laghi -, va rilevato come, sulla base dei dati presenti sul sito Airtum – Associazione Italiana Registri Tumori- , delle informazioni e delle ricerche effettuate, nonché dal confronto con Operatori del settore, siano emerse notevoli e preoccupanti criticità nella operatività del Registro nella Regione Calabria, tra cui: la disomogeneità nella raccolta dei dati da parte dei referenti dei registri delle Asp preposte; la non operatività del Centro di Coordinamento regionale; la mancata adozione del Regolamento regionale, fondamentale per la gestione ed il trattamento di dati sensibili; difficoltà nel reperimento e nella gestione dei flussi informatici di anatomia patologica e dei dati di mortalità. Ma l’aspetto forse più preoccupante – continua il capogruppo Laghi -, è che i dati relativi alla Regione Calabria vengano per lo più trasmessi con un ritardo che li rende sostanzialmente non idonei ad essere utilizzati…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-09-20 16:41:15