In qualità di Consigliere Comunale di Catanzaro, di Cittadino e di Professore Ordinario presso l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, Valerio Donato contesta le gravissime condotte tenute dagli Organi Accademici dell’Unical, definiti fortemente “dannosi di tutta la comunità calabrese ed ispirati ad un modello “campanilistico”; oltre che animati da un atteggiamento di pre-potenza inaudita”.
Sottolineando che la Calabria versa in una condizione di grave difficoltà economica, sociale e culturale che ha spesso indotto le comunità dei maggiori centri urbani a incentrare la propria azione in virtù dei rapporti di forza tra le diverse articolazioni territoriali, Donato evidenzia lo squilibrio tra le città calabresi ed al contempo una maggiore povertà delle diverse realtà territoriali. Un quadro, ulteriormente aggravato dalla “attuale tendenza prevaricatrice assunta da talune Istituzioni che operano sul territorio regionale”.
In particolare, Donato si riferisce alla determinazione degli Organi Accademici di Unical i quali sembrano indirizzati a promuovere ogni azione al fine di istituire corsi “fotocopia” di corsi già attivati in altri Atenei calabresi – e decisamente della Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro -; e/o comunque ad assumere iniziative tendenti ad “affievolire” le capacità scientifiche, didattiche e culturali, da quest’ultima maturate e riconosciute dalle Comunità scientifiche nazionali ed internazionali.
“Come a tutti noto – spiega Donato – per iniziativa della Unical, è stato attivato un corso “innovativo” di studi in Medicina e Tecnologie digitali presso l’Ateneo cosentino, al quale sono state destinate le migliori risorse umane e professionali dell’Università di Cosenza [in ordine alle competenze in tema di Tecnologie Digitali] e dell’Università di Catanzaro [in ordine alle competenze in tema di Scienze della Vita], ponendo in tal modo una proficua sinergia tra le…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-09-15 07:48:48