In occasione della 79esima Edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la stilista Eleonora Riccio, di Roma, che opera nella moda sostenibile e tinge i tessuti con le piante, ha disegnato e creato appositamente un abito per la giovanissima Elisa Caterina Egger, da sempre attenta alla moda sostenibile. Lo ha indossato questa sera 1 settembre in occasione della presentazione del film Bardo.
L’abito per lei creato è composto da un corpetto realizzato in fibra di ginestra, una pianta che cresce spontanea in tutto il Mediterraneo, che nell’antica Pompei si coltivava per realizzare abiti ed altri manufatti e che è stata estratta in Italia fino al dopoguerra. Nel 1941 esistevano circa 60 impianti industriali, alcuni anche di grandi dimensioni, nei quali si estraeva fibra dai rami di ginestra.
Il tessuto è stato realizzato nell’ambito di un progetto di ricerca dell’ Università della Calabria e di suoi partner, denominato Smafinec, coordinato dal prof. Amerigo Beneduci, finanziato dalla Regione Calabria dal 2018 al 2021.
Il tessuto è stato richiesto dalla stilista Eleonora Riccio, che ha seguito con estremo interesse gli sviluppi del progetto Smafinec.
L’iniziativa è stata avviata dalla Comunità Montana del Medio Tirreno nella Riviera dei Cedri in Provincia di Cosenza in Calabria nel 1999, in seguito ad un progetto di attrazione di investimenti, “Investire nella Riviera dei Cedri”, che ho coordinato. L’iniziativa ha permesso di attivare un rapporto con il Centro Ricerche Fiat, interessato a materiali più leggeri e riciclabili per il settore automotive, e a stipulare in seguito un accordo di collaborazione con l’Università della Calabria, siglato per conto dell’unical dal prof. Giuseppe Chidichimo, allora anche presidente del Parco Scientifico Calabrese, nel febbraio 2002.
Da allora sono stati realizzati alcuni progetti ricerca, che hanno coinvolto più docenti…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-09-08 07:11:27