Riportare il tema mafia al centro della dialettica tra partiti. È quanto si prefigge l’associazione Avviso Pubblico che ha passato al setaccio i programmi elettorali dei partiti in lizza alle elezioni del prossimo 25 settembre. «Si fatica a rintracciare una visione sistemica – si legge in un documento diffuso dalla stessa associazione -, una diffusa e condivisa consapevolezza circa l’attuale pervasività e pericolosità dell’agire mafioso. Eppure i report istituzionali – redatti da commissione parlamentare Antimafia, Ministero dell’Interno, Direzione nazionale antimafia, Banca d’Italia – e diverse inchieste giudiziarie, anche recenti, raccontano come la pressione mafiosa nell’economia e sui territori si sia particolarmente acuita ormai in tutto il Paese, negando diritti e libertà fondamentali a migliaia di cittadini e operatori economici, rischiando di soffocare sul nascere ogni tentativo di ripartenza del nostro Paese, costretto a risollevarsi dalla pandemia prima e dalla guerra poi, eventi che hanno messo in ginocchio migliaia di famiglie e imprese». La Banca d’Italia, che attraverso l’Unità di Informazione Finanziaria raccoglie le segnalazioni di operazioni sospette sul riciclaggio di denaro sporco, grimaldello per inquinare l’economia sana, a luglio ha diramato il nuovo report.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-09-08 01:29:53