“Ritorno ancora una volta a distanza di mesi e di un’interrogazione depositata a nome mia e dei colleghi Irto e Tavernise, sulla vicenda allucinante delle condizioni del Centro Regionale di Farmacovigilanza che la Regione sembra voler affossare definitivamente grazie a una burocrazia lenta, farraginosa e inutile che porterà solo a esiti disastrosi se non si inverte la rotta”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.
“Dopo la nostra interrogazione del mese di gennaio, il Direttore Generale del Dipartimento Tutela della Salute, Iole Fantozzi ci informava che si era provveduto a nominare la Commissione esaminatrice per l’espletamento dell’avviso di selezione pubblica per titoli e colloquio, pubblicato nel BURC n.104 del 13.11.2020, finalizzato all’assunzione a tempo determinato di n. 9 unità con profilo tecnico-amministrativo. Poi – prosegue Bruni – siamo venuti a conoscenza che il bando era stato bloccato e sarebbe stato riproposto in autunno. L’autunno è arrivato e naturalmente siamo al punto di prima, solo una serie di note con le quali si è chiesto di nominare la Commissione esaminatrice, poi si è provveduto a sostituire due membri, ci sono state le dimissioni di un altro componente nel frattempo andato in pensione, fino a nominare una nuova presidente e altri movimenti del Dipartimento Salute Pubblica con i quali sono stati spostati ad altri incarichi colleghi del Centro. Una sequela infinita di provvedimenti, di note protocollate, di avvicendamenti che non smuovono di un millimetro la situazione”.
Bruni ricorda “a tutti che il Centro Regionale di Farmacovigilanza (CRFV) è una struttura operante all’interno del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria che si occupa di farmacovigilanza a livello territoriale e partecipa in modo stabile e continuativo alle attività del Sistema Nazionale di Farmacovigilanza che fa capo all’Agenzia Italiana del Farmaco. Sin dalla sua…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-09-03 08:40:39