Covid in Italia, si va verso una mini quarantena ossia una riduzione da 7 a 5 giorni con tampone negativo. Dopo il parere del Consiglio superiore di sanità (Css) si attendono altre valutazioni, per esempio di tipo epidemiologico, e nel caso una circolare. Ecco cosa ne pensano gli esperti.
GALLI – “Una possibile riduzione della quarantena dei positivi al Covid ‘puzza’ di campagna elettorale” dice all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. “Tutto quello che sento in questo periodo mi sembra fortemente condizionato”. Nel merito “francamente mi sembra inutile mettere in ballo indicazioni sulla quarantena, in questo momento in cui ci si attende di valutare cosa succederà con la riapertura delle dell’attività generali del Paese”. Per Galli “adottare misure in questo momento di apparente calma” dal punto di vista epidemiologico “senza tenere conto che potrebbe essere del tutto momentanea, mi sembra molto strumentale. Credo che sia ragionevole attendere alcune settimane, anche in relazione alla riapertura delle scuole’.
“Prima di mettermi a fare elucubrazioni, in questo momento, su ‘sconti’ di vario genere, ci penserei bene. Se poi, a breve scadenza, le cose miglioreranno, tanto di guadagnato. Si potrebbe obiettare ‘riduciamo ora che c’è una relativa calma’, ma se riducessimo proprio nel momento in cui tutto ricomincia non sarebbe saggio. Si sa che la congiuntura di settembre è da sempre critica sul piano epidemiologico” sottolinea.
ANDREONI – Sulla possibilità che si arrivi a una riduzione della quarantena per i positivi asintomatici passando da 7 giorni a 5 con un test negativo al quinto giorno, dice all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), “non credo sia il momento, forse è meglio rimandare…
Fonte www.adnkronos.com 2022-08-31 11:40:00