Continua l’odissea per chi vuole ottenere l’assegnazione di una casa popolare in emergenza. Il cortocircuito sulla competenza relativa alla quota di riserva va avanti. Non si è sbloccato l’iter per concedere la casa a chi rischia lo sfratto. A luglio scorso l’ultimo passaggio a distanza di un anno dal precedente. A inizio estate la giunta municipale aveva messo nero su bianco i numeri e li aveva inviati alla Regione che ha rivendicato in suo capo la prerogativa sulla gestione del caso. C’è un evidente ritardo nella gestione di questa procedura che addirittura era partita nel 2017. Nel 2021 la Regione aveva però gelato le speranze di Palazzo San Giorgio circa l’avvio delle procedure di assegnazione sostenendo che la ricostituzione della quota di riserva di alloggi di edilizia pubblica finalizzati all’emergenza abitativa è una prerogativa della giunta regionale, invitando il Comune a riformulare la proposta alla giunta regionale e a verificare e comunicare il numero di alloggi totale, distinto in occupati e disponibili.
Gli uffici hanno completato soltanto da poco le attività e dalla verifica è emerso che gli alloggi totali in gestione al Comune sono 2817, con riferimento all’ultima lista di carico dei canoni di edilizia residenziale approvata relativa all’anno 2021. «Per quanto riguarda gli alloggi effettivamente disponibili si è proceduto in base alle informazioni presenti presso i competenti Uffici comunali, risultano al momento 18 alloggi disponibili in gestione al Comune e sono state prese in considerazione, inoltre, anche le informazioni rese periodicamente dall’ex Aterp di Reggio Calabria, riguardanti alloggi Aterp segnalati quali disponibili per l’assegnazione, pur con situazioni variegate di necessità manutentive, quantificabili in 39 alloggi».
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-08-21 01:32:13