«Il problema della carenza di medici in Calabria si risolve importando camici bianchi da Cuba: questa la trovata agostana del presidente della Regione Roberto Occhiuto». Così il segretario nazionale della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu, Francesco Esposito che parla di «una operazione di dubbia legittimità che penalizza le professionalità italiane e che parte da premesse sbagliate». “Per colpa di scelte politiche attuali, e passate – sostiene Esposito – la sanità calabrese è stata precarizzata e impoverita in tutti i settori: i servizi ospedalieri e territoriali, il pronto soccorso, la medicina di famiglia e il 118, la medicina penitenziaria o la guardia medica. Un vero e proprio smantellamento della nostra sanità pubblica sul piano delle risorse, del personale e delle strutture, purtroppo anche a favore del privato. Da un lato i pazienti vanno al nord per farsi curare, dall’altro i medici calabresi fuggono, vittime di un sistema clientelare e carente, basato su contratti precari e sottopagati». “Oltretutto – conclude Esposito – siamo dubbiosi della legittimità di questo protocollo, il Governatore è sicuro che i titoli e le specializzazioni dei colleghi cubani siano equiparabili ed equipollenti con i requisiti italiani? Interverremo anche sul piano legale per garantire qualità delle cure per i cittadini e per tutelare la professionalità dei medici calabresi».
«Il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto ha annunciato di avere fatto un accordo con il governo di Cuba per l’invio nella regione di circa 500 medici nei prossimi mesi, per sopperire alla mancanza di personale negli ospedali calabresi. Lodiamo i medici cubani per la loro solidarietà verso i cittadini calabresi ma non è questa la soluzione per la sanità calabrese». Lo afferma, in una dichiarazione, Cosmo De Matteis, presidente nazionale emerito del Sindacato dei Medici Italiani (Smi). “Bisogna affrontare le questioni…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-08-18 15:41:55