Un piano per abbattere le liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali. Per consentire a chi ha bisogno di non dover andare fuori a curarsi. L’Azienda sanitaria provinciale parte con l’attuazione delle prime misure operative della legge del 30 dicembre scorso e per farlo ha definito un piano che consentirà di abbattere i tempi e rendere in questo modo più accessibile la sanità pubblica per i cittadini dell’area metropolitana reggina. I fondi ci sono e sono cospicui ma bisogna fare in fretta dal momento che già a febbraio scorso dalla struttura commissariale erano stati definiti gli obiettivi con uno stanziamento di 3,2 milioni di euro. In questo contesto caratterizzato da forti ritardi l’Asp ha previsto anche un dialogo con le strutture private in convenzione riservando una quota di servizi per le prestazioni pari a 678mila euro (in questa prima fase concentrate su. Il resto delle risorse va suddiviso tra rete ospedaliera e ambulatoriale.
Un percorso di trasformazione radicale per avvicinare il sistema sanitario pubblico alle esigenze dei cittadini e anche per questo gli step successivi sono quelli di garantire interventi più efficaci nel settore della chirurgia e dello screening oncologico. Entrando nel dettaglio dei dati i numeri forniscono un quadro allarmante di quanto sia la mole di prestazioni da recuperare: 1965 per la cardiologia, 1170 per endocrinologia, 1185 di ortopedia, e ancora 1850 per un elettrocardiogramma, 945 per l’holter, 660 per ginecologia.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-08-17 01:32:07