Contro il vaiolo delle scimmie “ad oggi la vaccinazione è quasi simbolica”, partita in Italia “con poche dosi in quattro regioni. Sicuramente il vaccino può essere importante come elemento protettivo per i soggetti particolarmente a rischio, ma l’elemento fondamentale resta la prevenzione” attraverso “la responsabilità dei comportamenti”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi.
L’esperto invita a puntare sulla “comunicazione”, un’informazione diffusa e corretta sull’infezione da Monkeypox virus, “evitando assolutamente lo stigma”, ammonisce. “Perché proprio per il timore dello stigma, per quanto posso vedere – riferisce il medico – molte delle persone che risultano contagiate” da questo patogeno “sono un po’ riluttanti nell’indicare quelli che possono essere stati i loro contatti più a rischio”.
“La prevenzione è fondamentale per il contenimento di questa malattia”, insiste il virologo. “Ora l’indice Rt sembra si stia abbassando e questo è un segnale positivo, nella speranza che si tratti di un’onda in discesa. Ma il rischio – avverte Pregliasco – è quello di un’endemizzazione dell’infezione, con il coinvolgimento di alcune specie animali presenti nelle nostre aree”, che potrebbero diventare serbatoio di un virus in passato solo di importazione.
Fonte www.adnkronos.com 2022-08-08 14:30:48