La pazienza di Giobbe e la tela di Penelope. L’alleanza elettorale che con pazienza biblica sta cercando di costruire Enrico Letta sembra appunto una tela che si fa e si disfa un attimo dopo. Ma il segretario dem non è intenzionato a mollare. “Noi continuiamo a lavorare perché è un dovere verso il Paese” provare ad arginare la vittoria della destra, ribadiscono dal Nazareno. Ma tra i dem la preoccupazione è forte. “Così rischia di saltare tutto”, l’allarme dopo una mattinata sull’ottovolante tra le repliche e controrepliche dei partner, potenziali, dell’alleanza. Il tutto via social.
Un profluvio di tweet di Carlo Calenda che ne ha per tutti. Parte da Luigi Di Maio: “Della sorte di Di Maio, D’Incà, Di Stefano e compagnia non ce ne importa nulla”. E rivolto al Pd scrive: “Decidete”. Ribatte Di Maio “Dopo essere partito dal grande centro, Calenda è diventato un ‘gregario’ della coalizione di centrosinistra. Capisco le sue difficoltà a spiegare…”.
Poi è il turno dei ‘rossoverdi‘. “Direi che abbiamo raggiunto un punto di chiarezza. Mi pare del tutto evidente che c’è una scelta netta da fare per il Pd che ha siglato un patto chiaro con noi che dice l’opposto. A queste condizioni per quanto ci concerne non c’è spazio per loro nella coalizione”, è la presa di posizione del leader di Azione dopo le parole di Nicola Fratoianni: “L’agenda Draghi? Non esiste. Lo ha detto Draghi stesso. Povero Calenda, deve correre in cartoleria a comprarsene un’altra…”. Dal Nazareno però non si demorde. “Ci sono tutte le condizioni per costruire l’alleanza. Anche valoriali”, si sottolinea. Letta intanto sta sentendo tutti gli attori della partita. “I contatti sono a tutti i livelli”, dicono i suoi.
Scende in campo Dario Franceschini a cui è affidata la replica in chiaro dei vertici Pd. Un appello a Calenda e Fratoianni: “Fermatevi! Ci aspetta una sfida molto più grande dell’interesse dei nostri partiti: evitare che…
Fonte www.adnkronos.com 2022-08-05 12:24:54