La terapia radiorecettoriale potrebbe cambiare il vissuto del cancro neuroendocrino, un raro tipo di tumore che si sviluppa da cellule del sistema neuroendocrino (Net, Neuroendroendocrine tumor) e che, come le malattie rare, è di solito associato a una limitata disponibilità di trattamenti efficaci. E’ quanto riferisce un articolo pubblicato su ‘Alleati per la Salute’ (www.alleatiperlasalute.it ), portale dedicato all’informazione medico-scientifica, realizzato da Novartis,
Le cellule neuroendocrine si trovano in tutto il corpo e producono i messaggeri chimici (ormoni) che influenzano il funzionamento dei vari organi. I tumori neuroendocrini si trovano più comunemente nel tratto digerente (cioè dalla bocca all’intestino), nei polmoni e nel pancreas. Spesso il tumore neuroendocrino ha una diagnosi accidentale e viene scoperto durante esami per l’accertamento di altre condizioni cliniche. I sintomi, infatti, dipendono dalla localizzazione del sito primitivo della malattia, ma sono atipici e riconducibili ad altre patologie. Questo rende particolarmente difficile la loro diagnosi. I Net del polmone, ad esempio, possono manifestare sintomi come dolore toracico, tosse o infezioni toraciche, mentre quelli intestinali possono causare mal di stomaco, costipazione o diarrea.
La diagnosi precoce di un tumore neuroendocrino migliora la prognosi. Nelle prime fasi di sviluppo, la malattia neoplastica è più circoscritta e quindi più favorevole all’asportazione chirurgica che, ad oggi, è la sola opzione che permette al paziente una vita normale, libera da patologia anche senza particolari terapie. Nella maggioranza dei casi, però, la diagnosi arriva quando il cancro è già in fase avanzata e diffusa e quindi non eleggibile a una chirurgia risolutiva. Il modello diagnostico-terapeutico nei tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero-pancreatico (Gep-Net) – si legge nell’articolo – sta cambiando profondamente sulla scorta…
Fonte www.adnkronos.com 2022-08-03 09:11:43