Era stato lui stesso a parlarne in un vecchio post sul suo blog e a rilanciare con i parlamentari a lui più vicini: con due mandati in Parlamento stop alla vita tra Camera e Senato, ma via libera alle candidature per un seggio in Parlamento europeo o in Regione, “bèlin guadagnate anche di più..”, aveva ironizzato con più d’un deputato e qualche senatore. Ma ora Beppe Grillo, apprende l’Adnkronos da fonti vicine al fondatore del Movimento, sarebbe contrario anche a quello che viene definito ‘principio di rotazione’: “In realtà non è mai stato realmente convinto, e ora sulla regola dei due mandati è fermo, granitico. Grillo non vuole nessuna deroga, nella maniera più assoluta”, viene spiegato.
Dunque per chi è stato eletto due volte con la ‘maglia’ del M5S sarebbe gameover, la corsa si fermerebbe a prescindere. Niente ‘ripiego’ in Regione o Europarlamento e viceversa. Almeno per l’idea che ha attualmente in mente Grillo, alle prese con telefonate e riunioni via Zoom. Accarezzerebbe altri piani B il garante del Movimento. Come quello di un”infornata’ nella scuola di formazione del M5S, per condividere le esperienze maturate dai ‘veterani’ con due mandati alle spalle. Non solo deputati e senatori, ma anche consiglieri regionali ed europarlamentari. Perché anche per loro non ci sarebbero deroghe se venisse meno, come allo stato attuale pare volere il fondatore, il principio di rotazione.
Il nodo terzo mandato resta comunque sul tavolo e continua a tenere banco in casa 5 Stelle, dove in queste ore ci si interroga sulle prossime mosse di Giuseppe Conte, oggi sparito dai ‘radar’ anche dei fedelissimi e assente nel quartier generale di Campo Marzio. Benché il pessimismo prevalga nei big del Movimento alle prese con l’incognita ricandidatura, si fa spazio l’idea, anche tra gli uomini più vicini a Grillo (ma non nel garante per ora), che alla fine l’ex premier qualcosa spunterà e una ‘micro-deroga’ verrà…
Fonte www.adnkronos.com 2022-07-25 16:43:57