Il Pronto Soccorso dell’ospedale spoke di Locri sarebbe sul punto di “scoppiare” e ciò lo mette nelle condizioni di «non poter garantire i livelli essenziali di assistenza e prestazioni utili nell’ambito dell’Emergenza-Urgenza atti a garantire la sicurezza e la vita dei cittadini necessitanti di cure in regime di Pronto Soccorso».
A fare questa preoccupante affermazione in una nota indirizzata alla commissaria straordinaria dell’Asp reggina, Lucia Di Furia, ma inviata anche al prefetto di Reggio Calabria, all’Ispettorato del lavoro reggino e al sindaco di Locri, è il segretario territoriale della Uil-Fpl, Nicola Simone. «A mettere in grave difficoltà il Pronto Soccorso di Locri – denunzia il segretario dell’Uil-Fpl –,non è soltanto la costante impossibilità della copertura della relativa turnazione a causa del numero dei medici che vi operano esentati dallo svolgimento di attività notturna». Da qui l’allarme del dirigente sindacale che evidenzia che «perdurando tale stato di cose», il servizio pubblico essenziale del Pronto Soccorso di Locri non sarebbe più in grado di poter garantire le prestazioni sanitarie atte a garantire la salute ai cittadini che necessitano di cure.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-07-18 01:30:26