La farmaceutica Ucb, annuncia nuovi dati a 24 settimane di due studi di Fase 3 (Be Mobile 1 e Be Mobile 2) su bimekizumab nel trattamento della spondiloartrite assiale non radiografica attiva (nr-axSpa) e della spondilite anchilosante attiva (Sa). Entrambi gli studi, presentati al Congresso europeo di reumatologia, (Eular 2022) – si legge in una nota dell’azienda – hanno raggiunto tutti gli endpoint primari e secondari alla settimana 16, con significatività statistica, dimostrando miglioramenti importanti rispetto al placebo a livello di segni e sintomi della malattia sull’intero spettro dell’axSpa, con esiti coerenti per i pazienti con nr-axSpa e Sa. Il profilo di sicurezza dell’anticorpo monoclonale, in entrambi gli studi, era uniforme ai dati sulla sicurezza di studi precedenti, senza nuovi segnali di sicurezza osservati.
Nella stessa nota, Ucb ha inoltre annunciato nuove analisi post-hoc, dopo l’estensione in aperto dello studio di Fase 2b (Be Agile) – presentato sempre all’Eular – in cui bimekizumab ha permesso di mantenere risposte cliniche nell’arco di tre anni in pazienti affetti da Sa attiva. Bimekizumab non è approvato per la somministrazione in pazienti con nr-axSpa o Sa da parte delle Autorità regolatorie del farmaco.
“Questi risultati degli studi Be Mobile 1 e Be Mobile 2 rappresentano oggi evidenze inconfutabili a sostegno del potenziale di bimekizumab, sia nel caso di nr-axSpa, sia nel caso di Sa, ed evidenziano i risultati clinici significativi che possono essere raggiunti sui target Il-17F, oltre che a Il-17A”, dice Atul Deodhar, professore di Artrite e malattie reumatiche alla Health & Science University di Portland (Usa). “I pazienti affetti da nr-axSpa e Sa – continua – hanno un carico di malattia che è simile e l’aver individuato un trattamento che potrebbe potenzialmente mostrare risultati coerenti in tutto lo spettro della malattia è incoraggiante”.
Come osserva Désirée van der…
Fonte www.adnkronos.com 2022-07-08 17:07:55