C’è una mutua associazione tra alimentazione e fertilità, soprattutto femminile. Ma, nonostante sempre più evidenze scientifiche dimostrino il ruolo della nutrizione nella riproduzione umana, i diversi modelli dietetici ‘pro-fertilità’ finora studiati hanno dato risultati deboli o contrastanti. Un nuovo studio guidato dal Centro per la salute della donna B-Woman di Roma punta ora i riflettori sul ruolo di una ‘nutrizione di precisione’ contro l’infertilità: modelli dietetici personalizzati. Una strategia che potrebbe essere uno strumento molto più efficiente per i pazienti infertili, rispetto all’applicazione di un approccio nutrizionale generico.
Nella review, co-firmata con autori delle università di L’Aquila e Chieti-Pescara, oltre che del gruppo di medicina della riproduzione GeneraLife, “riportiamo nuovi approfondimenti nella gestione nutrizionale delle pazienti infertili. Nello specifico, ciò che va ‘bersagliato’ attraverso la giusta alimentazione è l’infiammazione cronica di basso grado, importante elemento associato a diverse malattie legate all’infertilità”, spiega Gemma Fabozzi, primo autore del lavoro, embriologa clinica e biologa nutrizionista, responsabile dell’area Nutrizione del centro B-Woman.
“Abitudini di vita sane e un regime alimentare adeguato – aggiunge – aiutano nel concepimento. Tuttavia, non è stata ancora individuata una specifica ‘dieta della fertilità’, che probabilmente non esisterà mai, dato che ogni persona è un individuo unico, con diverse caratteristiche”. In particolare – evidenzia Giulia Verdone, dietista esperta in nutrigenetica e nutrizione oncologica al centro B-Woman – specifica attenzione dovrebbe essere prestata al profilo genetico delle pazienti, che è l’elemento che ci differenzia gli uni dagli altri e che spiega il perché un determinato regime dietetico può funzionare su un paziente, ma non su un altro”.
Ecco dunque i punti cardine della ‘nutrizione di precisione’ nelle…
Fonte www.adnkronos.com 2022-07-09 18:51:39