“La terribile emergenza sanitaria ci ha fatto capire tante cose, si è affermata la visione olistica di One health” e “tutti hanno compreso il valore incommensurabile della ricerca scientifica e dell’innovazione, le sole armi che possono sconfiggere le malattie e proteggerci nel presente e nel futuro. All’inizio della pandemia nessuno avrebbe mai immaginato che in così poco tempo venissero trovati tanti vaccini e cure. Un successo frutto della ricerca scientifica globale, supportata al meglio dalle istituzioni internazionali e nazionali, e un miracolo compiuto delle imprese del comparto life sciences, un settore sempre più rilevante anche nel nostro Paese, dove genera oltre l’11% del Pil ed è una delle punte di diamante del made in Italy”. Così, in un’intervista alla rivista Class, Diana Bracco, presidente e Chief executive officer (Ceo) del gruppo Bracco, una delle figure più autorevoli dell’imprenditoria italiana. Sotto la sua guida l’azienda di famiglia fondata dal nonno Elio Bracco nel 1927 ha acquisito una posizione di leadership globale nella diagnostica per immagini e oggi ha 3.600 dipendenti e fattura oltre 1,6 miliardi di euro di cui l’88% da vendite internazionali.
L’integrazione tra la biologia molecolare, biotecnologie e il digitale sta portando una profonda rivoluzione. “La medicina – spiega Bracco – sta diventando sempre più predittiva e personalizzata al singolo paziente non solo per la diagnosi ma anche per la prognosi e per indirizzare la terapia più efficace. La lotta al virus ha favorito, tra l’altro, un ampio uso della tecnologia dell’Rna che in futuro potrà essere utilizzata per combattere i grandi killer del nostro tempo – i tumori, le malattie cardiovascolari e quelle autoimmuni – ha favorito un’accelerazione dei mezzi tecnologici e ha reso evidente l’urgenza dell’evoluzione delle norme per monitorare, utilizzare e condividere i big data sulla salute in tempo reale, non solo per la…
Fonte www.adnkronos.com 2022-07-04 11:41:00