Questa mattina i militari del comando provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dall’ Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura, diretta da Emanuele Crescenti, nei confronti di 9 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “produzione, detenzione, cessione di sostanze stupefacenti” e “porto e detenzione abusiva di armi comuni da sparo”.
L’operazione, convenzionalmente denominata “Good”, giunge ad esito di una complessa attività d’indagine condotta dai militari della compagnia di Taurianova sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica.
Le indagini partite nel gennaio del 2021
In particolare, le investigazioni sono state avviate nel gennaio del 2021, quando, nel corso di un controllo in strada, i carabinieri di Nicotera Marina (in provincia di Vibo) hanno fermato due minorenni provenienti dalla piana di Gioia Tauro, trovati in possesso di alcuni grammi di marijuana. Immediati accertamenti hanno permesso di risalire all’identità di uno degli odierni indagati, ritenuto il responsabile di aver ceduto lo stupefacente ai due sedicenni.
L’attività di spaccio partita da una famiglia di Anoia
Il quadro indiziario, rassegnato alla Procura della Repubblica di Palmi, ha permesso quindi di raccogliere un dettagliato scenario probatorio e di identificare i responsabili negli odierni destinatari della misura cautelare. Fra questi, un intero nucleo familiare, originario di Anoia, i cui componenti, sulla base delle valutazioni del GIP di Palmi, si sarebbero resi autori di almeno 30 episodi di cessione, acquisto o detenzione di sostanze stupefacenti di varia tipologia, in particolare marijuana e hashish.
In ordine all’ipotesi d’accusa formulata, gli stessi sono stati anche ritenuti responsabili di aver detenuto armi comuni da sparo, precisamente due fucili e una pistola, alcune delle quali portate…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-07-01 06:09:45