Sei mesi esatti dalla scomparsa di Agostino Ascone. Sei mesi senza avere notizie del trentaseienne di Amato di Taurianova sparito nel nulla durante le passate festività natalizie. Era il tardo pomeriggio del 27 dicembre scorso quando il giovane imprenditore agricolo faceva perdere le sue tracce: da lì in poi sono accadute tante cose, tra ricerche del cadavere e gli arresti per “fermo di indiziato di delitto”, ma della vittima nessuna notizia.
A sei mesi di distanza dalla sparizione, la famiglia Ascone è tornata a chiedere «un corpo su cui piangere». Un appello accorato e disperato, scritto dalla sorella diciottenne Alessandra, affinché si possa dare una «degna sepoltura ad Agostino».
Un messaggio semplice, capace di interpretare i sentimenti di genitori, fratelli, parenti. «Sono trascorsi sei mesi dall’ultima volta che ti abbiamo visto varcare la porta di casa – si legge nella lettera –. Sei mesi in cui il tempo si è fermato. Tu sei ovunque e noi non ci diamo pace. Ogni giorno attendiamo tue notizie, ogni giorno aspettiamo che qualcuno bussi alla nostra porta per darci qualche novità su di te. Che ci dica che il tuo corpo è stato ritrovato. Noi questo vogliamo, il tuo corpo, perché tu meriti degna sepoltura, meriti fiori colorati. Siamo sicuri che adesso tu sei in cielo accanto ai nostri nonni e che nonno Agostino si sta prendendo cura di te. Noi qui siamo cambiati, perché il dolore ci sta annientando. Tuttavia resistiamo per ottenere la giustizia che meriti».
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-06-27 01:30:50