L’’elettorato di centrodestra subisce perdite verso il non-voto più consistenti di quelle del centrosinistra. Una parte notevole di chi nel 2019 alle europee aveva votato M5s si disperde nel non-voto. E al Sud più frequente è il passaggio di campo dal centrodestra al centrosinistra. Queste alcune indicazioni dell’analisi dell’Istituto Cattaneo sui ballottaggi di ieri dal titolo ‘Come il ‘campo largo’ ha vinto i ballottaggi nelle città più grandi’.
Sono state prese in esame 4 città al voto: Monza, Alessandria, Parma e Catanzaro. Due i motivi alla base delle vittoria del centrosinistra. Il primo è che “i successi (più evidenti) del centrosinistra sembrano determinati dalla circostanza che in diverse città di dimensioni medio-grandi le diverse componenti di quell’area sono riuscite a convergere su candidati capaci, a loro volta, di raccogliere consensi trasversali”. Il secondo è che “il centrodestra si è diviso, focalizzandosi in alcuni casi su candidati troppo ‘identitari’ (come a Verona) in altri privi di una chiara identità politica (come a Catanzaro)”.
Di qui anche il maggiore astensionismo tra gli elettori di centrodestra. “A Monza l’affluenza è calata di circa dieci punti percentuali (dal 46,6% al 36,8%). Tra primo e secondo turno si sono inoltre ribaltate le gerarchie tra i candidati”: il centrodestra era avanti ma il candidato Allevi ha perso per strada “più di 3.000 voti”. Stesso trend ad Alessandria dove il candidato di centrodestra (che era sindaco uscente) ha perso un po’ di voti rispetto al primo turno. Mentre il candidato di centrosinistra ha incrementato il proprio bacino elettorale. Anche nel comune piemontese, come a Monza, si è dunque verificato un ribaltamento di situazione rispetto al primo turno.
A Parma, si legge nell’analisi del Cattaneo, “la vittoria netta di Guerra ha ribadito e ampliato quanto emerso dalle urne due settimane fa. Il calo dell’affluenza è stato piuttosto forte (oltre…
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-27 14:19:58