I giovani e l’educazione sessuale. Loro vorrebbero, ma la risposta che ricevono è scarsa. “Un po’ per curiosità, un po’ per bisogno, i ragazzi mostrano interesse verso corsi o incontri di educazione sessuale negli ambienti scolastici”, ma “quasi la metà non ha mai affrontato il tema”, seppur circa 9 su 10 “pensano che sia essenziale l’informazione a scuola”. E’ ciò che emerge da una ricerca curata dall’Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza della Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss). I 3.500 ragazzi partecipanti all’indagine, condotta online sul sito skuola.net, hanno espresso il loro parere sull’educazione alla sessualità ricevuta o che vorrebbero avere a scuola. “Quasi il 90% di chi ha risposto pensa sia essenziale. Sia i maschi sia le femmine ne sono sicuri mentre. Riguardo all’età, sono soprattutto quelli nella fascia 15-18 anni e i più giovani della fascia 11-14 che la ritengono necessaria”, sottolinea il report.
“Poco più di uno studente su 3 ne ha parlato alle scuole superiori, meno di uno su 3 alle scuole medie e meno di uno su 10 anche alle scuole elementari. Il più delle volte a parlare di sessualità sono stati esperti esterni alla scuola, come psicologi, ginecologi o altre figure professionali, spesso anche professori o direttamente altri studenti. In casi molto più rari a parlare di sessualità a scuola sono stati i genitori”, evidenzia la Fiss.
Ma quando iniziare a parlare di sesso fra i banchi di scuola? Per i ragazzi che hanno risposto al questionario curato dall’Osservatorio della Fiss, si dovrebbe iniziare “alla scuola secondaria di primo grado (più di uno su 2); a seguire, più di uno su 5 crede sia il caso di cominciare alla secondaria di secondo grado. Infine, uno su 6 indica già la scuola d’infanzia quale luogo adeguato”. Sono soprattutto i ragazzi più grandi, le femmine e chi dichiara di avere orientamento omosessuale a ritenere importante un’educazione sessuale…
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-24 12:25:48