Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha chiesto la convocazione di un vertice straordinario in materia di energia a luglio, durante il Consiglio Europeo in corso a Bruxelles. Lo fanno sapere fonti di palazzo Chigi. La posizione di Draghi sarebbe sostenuta da altri Paesi, tra cui la Francia. La convocazione di un summit è competenza del presidente Charles Michel. La richiesta di Draghi di un summit straordinario viene confermata anche da fonti Ue.
La decisione del premier di spingere per un vertice straordinario, che fino a ieri non era attesa, è probabilmente dovuta alla necessità di accelerare i tempi: ieri un alto funzionario Ue indicava “settembre-ottobre” come un periodo in cui probabilmente si sarebbero prese decisioni sull’energia. Ma dopo l’estate si sarà già a ridosso della stagione fredda, quando la domanda di gas sale per riscaldare le case, mentre le scorte vanno riempite in estate e, con i prezzi attuali, non è semplice. Il presidente del Consiglio ha deciso, quindi, di spingere, con ogni probabilità, per cercare di accelerare un processo decisionale Ue che rischia di rivelarsi troppo lento rispetto alle necessità del Paese (con il caldo estivo, in grandi città come Milano non si contano i blackout, in questi giorni).
Anche il segretario del Pd Enrico Letta ha sottolineato oggi a Bruxelles la necessità di andare “avanti” sul tetto al prezzo del gas: alcuni Paesi, come la Germania e l’Olanda, restano contrari, ma, quando Gazprom ha tagliato le forniture adducendo motivi tecnici in corrispondenza con la missione a Kiev di Draghi, Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Klaus Johannis, si è visto nitidamente che la Russia può manovrare la leva del prodotto a suo piacimento. Mosca, pur avendo ridotto temporaneamente le forniture a Germania e Italia, non ha ridotto gli incassi, grazie al fatto che il prezzo del gas sul mercato è immediatamente schizzato verso l’alto.
Nelle conclusioni del Consiglio…
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-23 18:28:00