Rialzo dei contagi Covid, reinfezioni e abolizione di molte misure anti-Coronavirus. Gli ultimi dati dei bollettini preoccupano sia medici che infermieri che suggeriscono di mantenere una costante cautela e il rispetto delle precauzioni base.
MEDICI – “Sappiamo che con il Covid bisogna convivere” ma il “libera tutti sta creando problemi”, dice Guido Quici, presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, che, parlando all’Adnkronos Salute, e “se finora si parlava di ondate invernali o autunnali, in questi giorni abbiamo la chiara dimostrazione che, nonostante l’estate, la diffusione del virus e delle sue varianti c’è ed è elevata”. “Se aumenta ancora la diffusione del virus nelle prossime settimane e aumenta la possibilità di ricorso in ospedale avremo un ulteriore colpo alla tenuta del sistema”, già provato da carenze di organico e problemi di ‘dinamicità’ organizzativa degli ospedali.
“Rispetto a due anni fa il numero dei medici tende addirittura a diminuire non solo per i pensionamenti ma perché c’è una fuga dagli ospedali, anche da parte dei giovani, ed è notorio l’allarme di questo ultimo periodo nei Pronto soccorso”, ricorda. “L’altro aspetto di criticità è che gli ospedali sono talmente poco dinamici nel riconvertire che continuano a conservare i posti letto Covid vuoti, mentre i Pronto soccorso scoppiano. In passato ampliare il numero di posti letto Covid serviva, molto spesso, a sfuggire all’avanzamento dei ‘colori’ delle Regioni. Oggi questo sistema non c’è più, per fortuna, ma sono rimasti molti posti Covid, con personale dedicato che magari non ha molto da fare”.
Tutto questo – prosegue Quici “al di là delle tante riforme in cantiere, che io chiamo ‘piano di distrazione di massa’ perché distraggono l’utente facendo credere che ci sarà una riforma che di fatto non c’è”.
INFERMIERI – “Apprendiamo con non poca preoccupazione dei dati nazionali che, in riferimento a Omicron 5,…
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-18 22:02:51