Lo smog ‘inquina’ anche la psiche. Per ogni incremento di circa 1 microgrammo per metro cubo di particolato Pm2.5 nell’aria, il rischio di depressione aumenta del 13%, quello di disturbi d’ansia del 9% e quello di schizofrenia del 7%, soprattutto nella fascia di età 30-64 anni. E l’impatto dell’esposizione cronica alle polveri atmosferiche si riflette anche sulla prescrizione di farmaci, con una crescita dell’1,3% per gli antidepressivi e del 4% per gli antipsicotici. L’effetto smog sulla salute mentale è stato misurato per la prima volta in Italia da due studi presentati in anteprima al Seminario internazionale ‘RespiraMi: Recent Advances in Air Pollution and Health’, co-organizzato dalla Fondazione Irccs Policlinico di Milano e dalla Fondazione Internazionale Menarini. Tra i risultati anche le conseguenze di un’esposizione acuta agli inquinanti: in chi soffre di depressione bipolare, nei giorni successivi a un allarme smog la probabilità di ricovero arriva a quadruplicare.
“Questi nuovi preoccupanti dati sugli effetti nel lungo termine dell’inquinamento indicano che lo smog è un concreto pericolo non solo per cuore e polmoni, ma anche per il cervello – spiega Sergio Harari, co-presidente del seminario, direttore dell’Unità operativa di Pneumologia dell’ospedale San Giuseppe MultiMedica di Milano e professore di Medicina interna all’università Statale del capoluogo lombardo – Sapevamo che l’aria inquinata è deleteria per la funzionalità cerebrale, perché per esempio è stato dimostrato che l’esposizione allo smog peggiora le performance cerebrali e addirittura accelera il declino cognitivo correlato all’età, aumentando il rischio di Alzheimer. Ma i risultati preliminari dei nuovi studi indicano che lo smog può essere tossico sul funzionamento cerebrale al punto da provocare anche patologie psichiatriche, probabilmente attraverso un incremento dell’infiammazione generale o per un’alterazione delle difese…
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-17 16:09:02