E’ iniziato a Riccione il XXII Convegno dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), che proseguirà fino al 15 giugno sul tema ‘Oltre il Pnrr: verso una cultura tecnologica a sostegno della salute‘. Quattro giorni, tre di incontri e dibattiti e uno di corsi di formazione, su nuove tecnologie e ammodernamento del parco tecnologico. Ha aperto i lavori l’intervento di Umberto Nocco, presidente Aiic, che ha ricordato i quasi trent’anni di vita dell’associazione nata nel 1993: “Tre decenni in cui gli ingegneri clinici si sono trasformati e sono aumentati in quantità, diffusione, competenze, responsabilità, qualità della presenza su tutto il territorio e all’interno di tutti gli ambiti della salute. Eravamo alcune centinaia di ‘operai specializzati’ in una sanità che cercava il suo futuro, mentre oggi siamo una realtà professionale, scientifica e associativa che dialoga con tutte le istituzioni, che è presente in tutti gli snodi decisionali del Servizio sanitario nazionale, del procurement, della manutenzione, della sicurezza”.
All’Aiic è stata poi consegnata la targa del premio dell’American College of Clinical Engineering (Acce) all’ingegneria clinica italiana, attribuito nel 2021, ma non consegnato causa pandemia. Il premio è stato portato in Italia da Binseng Wang, tra i fondatori e past-president di Acce, e ricevuto da Lorenzo Leogrande, past-president Aiic, per “l’opera di sviluppo e posizionamento istituzionale dell’ingegneria clinica in Italia”, azione che può essere considerata da modello per le altre associazioni professionali in tutto il mondo.
Oggi la sanità radica i suoi servizi più avanzati nel terreno delle tecnologie, sottolineano gli esperti. “E’ impossibile immaginare un’assistenza sanitaria avanzata e di qualità senza tecnologie – ha spiegato Nocco – cosa sarebbe una terapia intensiva o una sala operatoria senza le decine di strumenti e interconnessi che permettono ai professionisti della…
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-13 14:54:09