Gelo dei vertici della Lega sul comunicato con il quale l’ambasciata russa in Italia precisa di aver pagato il volo di Matteo Salvini a Mosca previsto il 29 maggio scorso e poi annullato. Una nota, diffusa nel primo pomeriggio, probabilmente per chiarire i contorni della vicenda e smentire i rumors secondo cui il consulente del leader del Carroccio, Antonio Capuano, si sarebbe fatto dare dal figlio del capo del Gru (il servizio militare di Putin) i soldi per la trasferta in Russia.
La precisazione della diplomazia russa, apprende l’Adnkronos, viene accolta con imbarazzo dalle parti di via Bellerio. Nessun commento ufficiale, dunque, dai big del partito ma fonti qualificate della Lega sottolineano che la reazione di Mosca non coglie di sorpresa più di tanto, anzi, era quasi prevedibile. Tradotto: di fronte ai continui cambi di linea di Salvini sul conflitto in Ucraina i russi non potevano non puntualizzare e farsi sentire.
Colpisce, invece, riferiscono le stesse fonti, la tempistica della nota dell’ambasciata della Federazione russa Roma, alla vigilia delle amministrative e, soprattutto, del voto sui referendum sulla giustizia, fortemente voluti proprio dal segretario del Carroccio. Fonti vicine al dossier sui temi internazionali della Lega raccontano che la puntualizzazione è sembrata una sorta di messaggio ad orologeria nei confronti di Salvini, che ricorda quelli di certa magistratura che si fa sentire, guarda caso, proprio a ridosso di tornate elettorali importanti.
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-11 16:28:11