“Mettere a frutto i fondi europei, completare le opere infrastrutturali utili a migliorare il sistema viario calabrese, a partire dal completamento della Strada statale 106, farebbe segnare una vera e propria rivoluzione economica, sociale e culturale”. Comincia così la nota a firma di Maria Elena Senese, segretario generale FenealUil Calabria.
“Questo dovrebbe essere l’obiettivo primario di una politica attenta ai bisogni del territorio – continua Senese -, di amministratori sensibili alle reali necessità dei loro concittadini che, da troppo tempo, soffrono per colpa di un isolamento imposto e non più accettabile.
Uno studio di Marco Alberto De Benedetto, ricercatore del Dipartimento Statistica ed economia dell Unical, mette in evidenza le ricadute positive sul Prodotto interno lordo della regione Calabria legate al finanziamento – completo e concreto – ed alla realizzazione delle opere infrastrutturali legati alla realizzazione dei cantieri aperti ed in programma della Strada statale 106.
La provincia che beneficia maggiormente dell’incremento di spesa per investimenti sulla Statale 106 è Cosenza, seguita da Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria. In particolare, l’impatto congiunto degli interventi che riguardano le specifiche province calabresi è cosi suddiviso: € 1.113.138.000 e € 1.363.986.000 a 3 e 5 anni nella provincia di Cosenza, € 1.067.358.033 e € 1.307.889.421 a 3 e 5 anni nella provincia di Catanzaro, € 361.153.333,6 e € 442.540.000 a 3 e 5 anni nella provincia di Crotone e € 211.698.540,2 e € 259.405.253 a 3 e 5 anni nella provincia di Reggio Calabria.
Stando alle conclusioni di questo lavoro per ridurre il fabbisogno finanziario c’è la necessità di utilizzare non solo i fondi del Pnrr, ma anche quelli di Sviluppo e coesione e del Por e il moltiplicatore fiscale è significativo solo se la spesa pubblica viene finanziata attraverso fondi europei, considerati come sostituti di altre fonti di…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-06-12 05:43:18